mercoledì 6 agosto 2014

#Poesie 6

Voglio vivere nel tempo infinito di un abbraccio,
voglio abbeverarmi con le lacrime di gioia versate,
voglio nutrirmi con il sapore dell'affetto.

Che questi siano i mei unici desideri.

Voglio correre nella vastità del cielo,
voglio danzare sotto la neve più candida,
voglio sparire nel calore del tramonto.

Che questi siano i miei unici desideri.

Voglio smettere di guardare, e vedere,
voglio smettere di parlar,e e dire,
voglio smettere di esistere, e vivere.

martedì 3 giugno 2014

#Tra me e me 2

Ogni minuto una persona muore e una nasce.
Così ci piace credere.
Una vita finisce per farne iniziare un'altra.
La verità è che ogni minuto due persone muoiono e ogni due minuti una persona nasce.
Un'altra menzogna che ci diciamo per esorcizzare la paura della morte è che si tratta solo di una parte della vita. Se fosse così non sarebbe più la morte, ma una semplice fase che passa come l'infanzia o l'età adulta. Invece la morte non ha una fine: una volta che te ne sei andato non torni più indietro.
Come possiamo allora esorcizzare la paura?
Basterebbe evitare di caderci dentro. Non dobbiamo rovinarci la vita pensando alla nostra fine.
Chi ha perso una persona cara non è in grado di spiegare bene cosa si prova quando lo si scopre. In un attimo è come se il tuo cuore si fermasse, come se l'affetto di quella persona fosse l'unica cosa che potesse farlo funzionare. In alcuni casi il cuore accelera come per colmare il vuoto lasciato dalla persona scomparsa. In altri casi fa male e basta.
Cosa succede invece quando se ne va una persona che non conosciamo o che conosciamo di vista?
Il nostro cuore ne risente? Ci accorgiamo in qualche modo del vuoto che questa persona lascia sul nostro pianeta? E' possibile soffrire anche per la sua morte? Nella maggior arte dei casi no.
Uno sconosciuto è uno sconosciuto per sempre anche dopo la morte. Anche se non per tutti è così.
Alcuni se ne vanno silenziosamente, quasi in punta di piedi per non smuovere le acque, altri fanno più rumore. Nessuno di loro vuole lasciare il segno: semplicemente le persone scoprono il fatto e in un attimo si avvicinano alla persona scomparsa come se fosse stata loro amica. La maggior parte delle volte chi si fa notare sono i giovani. Un diciannovenne che viene investito o un quindicenne che muore di infarto.
Tutti lo vengono a sapere.
Chi era amico subito ne esce distrutto, la notizia si espande e in poche ore anche nei paesi vicini tutti senza rendersene conto lasciano un pensiero. Chi si sconvolge, chi piange, chi fa le condoglianze ad amici e parenti.
Ma alla fine tutta questa empatia si spegne. Non in tutti certo, ma la maggior parte se ne dimentica come se quei ragazzi o quei bambini non siano mai esistiti.
Questo non accade con le persone famose. Tutti si ricordano dei cantanti che sono morti, degli attori, dei registi, degli artisti. Non è giusto. Non è giusto mettere da parte persone che potevano essere nostri fratelli, sorelle, cugini, figli, genitori per delle persone che sono stampate su giornali e riviste.
I morti, soprattutto i più giovani, prima di finire bruscamente il loro percorso avevano un futuro.
Avevano una vita. Un filo sottile che purtroppo si è spezzato.
Chi continua a ricordarsi di loro può misurare la vita vissuta.
Minuti, momenti, coincidenze, sorrisi, esclamazioni, tazzine di caffè, lacrime, corse, giorni di scuola, rimpianti, amori e mille altre piccole cose possono essere usati per misurare una vita. Tutto quello che uno ha cominciato e mai finito, i traguardi raggiunti, i tramonti guardati, i baci ricevuti, l'amore donato, viaggi programmati, lezioni imparate, abbracci e pensieri.
Non dobbiamo dimenticare le persone più importanti: non dobbiamo dimenticare le persone che vivono intorno a noi.

Dedico questo mio insensato delirio a due ragazzi che purtroppo non ho mai conosciuto se non dopo la loro morte. Erano giovani e se ne sono andati in modi terribilmente ingiusti. La vita di uno è finita con uno schianto conto l'auto di un ubriaco e la vita dell'altro improvvisamente senza nessuna apparente ragione per un arresto cardiaco. Da quello che ho saputo su di loro sorridevano spesso e i loro sorrisi erano la cosa più preziosa per i loro cari. In molti li hanno pianti, ma molti li hanno dimenticati. Non scriverò i loro nomi, non mi sembra giusto nei loro confronti. Vi dico addio ragazzi, a voi e a tutti quelli che come voi hanno perso la vita senza la clemenza di una morte naturale, riposate in pace.

Fine,
Atena

mercoledì 21 maggio 2014

#Poesie 5


Solo il sangue placherà la mia sete, solo le urla mi porteranno il riposo, solo lo sguardo vacuo nei tuoi occhi mi darà la pace.

venerdì 4 aprile 2014

Esperimento


 Scegliete una foto, una qualsiasi e scrivete nei commenti al post quale avete scelto in base all'ordine in cui sono disposte. Si potrà notare all'ora quale foto ha raggiunto più preferenze, quale volto è il più apprezzato e anche (perché no) il volto che rimane più facilmente impresso nella mente.

























lunedì 17 marzo 2014

#Poesie 4

Il buio mi circonda di nuovo,
sono sola.

La paura mi assale,
gli incubi tornano.

Le lacrime scendono,
mentre l'ansia ritorna e
ancora devo soffocare
urla disperate.

sabato 8 marzo 2014

#Tra me e me 1

Ed ecco che forse un piccolo spiraglio di luce compare all'orizzonte, sole nascente di un giorno migliore.
Pensare che oggi non so neanche che giorno sia e meglio di chiunque altro lo dovrei sapere eppure nel tempo la mia mente si è persa, lasciando che tutto perdesse significato.
E questi pensieri che ora scrivo che senso hanno, così scollegati tra loro che forse neanche io li capisco?
Non importa, dopotutto è la mia ordinaria follia che mi fa scrivere ciò che dovrei solo pensare mentre la mente per un giorno soltanto è invasa dalla luce.
Niente ricordi, niente passato, niente futuro, solo un giorno nuovo come se fosse il primo della mia esistenza, un punto per ripartire da capo, una rinascita.
Così dalle mie ceneri posso risorgere.

Fine,
Atena.

venerdì 28 febbraio 2014

Supernatural Dean Singing Eye Of The Tiger





Se vi è piacito mettete mi piace, commentate e condividete su youtube! E se avete visto questo episodio scrivete un commento al post per darmi qualche parere generale...



Atena



P.s. ho postato questo video perché ogni tanto ridere fa bene no?

venerdì 21 febbraio 2014

#Poesie 3

Minuscoli frammenti
insanguinati.
Un cuore in pezzi
e
lacrime come testimoni.

Un cuore che
non regge
ai continui attacchi.

Un cuore disperato.

venerdì 14 febbraio 2014

#Quante volte 3

Vi siete mai fermati un attimo a scegliere con cura le parole di un discorso, cercando di trovare il modo migliore per comunicare una cosa più o meno importante?

Avete il vostro discorso pronto, dettagliato e perfetto, ma poi qualcosa vi interrompe. Vi accorgete che in realtà non avete la minima idea di come comunicare quello che volete.
Non sapete come iniziare, cosa dire ne tanto meno come concludere.

Scoprite che quelle parole che avevate pensato non vi serviranno a niente: sono vuote, stupide e non fanno capire quello che volevi dire. E allora tacete, ci pensate un attimo e scegliete di dire qualcos'altro: qualcosa di stupido o banale rimandando quel discorso che nel profondo del cuore sapete non tirerete più fuori.

Così le parole muoiono in bocca lasciando un sapore amaro e un senso di insoddisfazione che vi segue ogni volta che vi viene in mente il vostro famoso discorso.

Quante volte vi è capitato?



BUON SAN VALENTINO!!!

Atena.

lunedì 10 febbraio 2014

AMORE GAY- le reazioni dei bambini





Questo è per far capire che i bambini sono molto più saggi di tanti adulti...

Cercate su youtube, mettete se vi è piaciuto mettete "mi piace" e condividete!!!



Atena.

venerdì 7 febbraio 2014

#Urlando 2

-Stai calma!-
-No, non posso calmarmi, ne ora ne mai. Se sono arrabbiata lasciatemi sfogare , lasciatemi dire quello che voglio e poi mi clamerò, ma ora io voglio urlare, voglio essere agitata e voglio essere lasciata in pace.-

Sentivate le urla, i pianti attraversare le pareti della casa. Sentivate le grida di aiuto i lamenti e i colpi che si diffondevano nelle stanze. Non facevate nulla: ascoltavate un secondo poi acceleravate il passo facendo finta di non aver udito.
Ora guardatemi negli occhi e ditemi che la colpa del mio stato non è vostra.
Bastavano tre numeri digitati u un telefono e io sarei stata una persona diversa.
Ma era troppo difficile vero schiacciare quei tre tasti? Vero?
Adesso guardatemi: agitata, ansiolitica, quasi impazzita, cupa, sempre sola e instabile come il mercurio. E' colpa vostra! Non provate a negarlo perché se voi aveste detto qualcosa subito io avrei visto finire subito il mio incubo!
Difendetevi quanto vi pare, assumete quell'aria da bravi cittadini onesti che pagano le tasse, che non superano i limiti di velocità e che lavorano regolarmente, sappiate nel profondo del vostro cuore che non siete migliori di chi mi ha colpito direttamente.
Meritate anche voi di bruciare all'inferno, in mezzo ai criminali come voi!

Fine,
Atena.

#Poesie 2

Cado.
In un baratro di tenebra.
Lenta è la mia discesa,
lungo è il mio tormento.

giovedì 6 febbraio 2014

La storia della mia amica



Carico questo video perché è una storia che va letta, scritta in breve, ma significativa.

Cercatela anche su youtube condividete, mettete mi piace e commentate.

Certe cose meritano un bel passaparola!!!



mercoledì 5 febbraio 2014

#Poesie 1

Guardatemi,
non mi riconoscete?
Sono sempre io,
la ragazza tormentata
la ragazza del buio.
Sto morendo.
Guardatemi,
sapete perché sono ridotta così?
Sempre per lo stesso motivo,
l'uomo dall'anima nera,
l'uomo che si nutre della paura.
Mi sta uccidendo.

Urlo, ma
nessuno mi sente
eppure
ci sono tante persone.
Piango, ma
nessuno mi vede
eppure
ci sono tante persone.
Muoio, ma
nessuno parla
eppure
ci sono tante persone.

Guardatemi,
l'uomo dall'anima nera
l'uomo che si nutre della paura
è qui
mi sta uccidendo.

giovedì 23 gennaio 2014

#Quante volte 2

Quante volte vi è capitato di passare una notte in bianco? Almeno una volta nella vita sicuramente si!
A volte la notte, qualcuno si sente pervaso da un senso di dolce onnipotenza, di felicità e di benessere.
Quella sensazione ci costringe a rimanere svegli, lucidi e vigili. Magari ci fermiamo in un punto della nostra stanza e rimaniamo lì, usciamo a passeggiare o ci affacciamo al balcone. Qualsiasi cosa possiamo farla con la notte a nostro favore. Soli nella città addormentata, padroni di tutto fino ai primi raggi dell'alba.

Quante volte vi è successo, di sentirvi così? Forse non molte o forse mai.

Fine,
Atena.

lunedì 20 gennaio 2014

#Urlando 1

Sei chiusa, acida e diffidente.

Me lo dicono spesso.

Un motivo ci sarà...

Già lo sai qual è il motivo?

No.

Le stesse persone che mi dicono queste cose mi hanno fatto diventare così! Loro con tutte quelle frivolezze che servono solo a nascondere l'anima corrosa dalle bugie e dai tradimenti. Loro che mi hanno fatto credere che mi avrebbero aiutato e che non mi avrebbero lasciato sola. Si sono approfittati di me, mi hanno tolto le energie e quando hanno deciso che ero inutile mi hanno buttata via come fossi stata un fazzoletto. Sì sono chiusa, sono acida e diffidente perché loro mi hanno costretto a isolarmi dal mondo per evitare di soffrire. Sono lupi con la pelle di pecora che cacciano famelici in mezzo agli agnelli più piccoli e indifesi.
Non stupitevi se sono così, sono stata costretta per riuscire a sopravvivere.

sabato 18 gennaio 2014

#Quante volte 1

Ospiti inaspettati (e indesiderati).

Quante volte vi sarà capitato di avere a casa degli ospiti che si sono autoinvitati e di cui non sopportate nemmeno la vista? A me troppe! Sono quelle persone fastidiose e appiccicose, o che fanno sempre come se fossero a loro, che ti mettono a soqquadro la casa, che ti fanno saltare i programmi che avevi fatto, quando magari l'unico desiderio che avevi era stare sdraiato sul divano a guardare un film inghiottendo pop-corn caldi e coca-cola!!! Forse ho un po' esagerato...
La maggior parte di questi "ospiti" magari non capisce neanche quanto sia effettivamente fastidioso che qualcuno ti piombi in casa senza essere stato invitato e si aspetti non solo di cenare con te, ma anche di dormire in casa tua; o ancor peggio se ne accorgono quando tu per vendicarti fai la stessa identica cosa con loro, che, te ne dicono di ogni per poi ripetere lo stesso misfatto loro stessi meno di una settimana dopo.
Non fraintendete io adoro gli ospiti, ma solo quando è previsto che arrivino e quando si comportano da ospiti. Una vota mi è capitato di avere un donna in casa (un po' anziana) che era attesa, ma che per tutto il tempo ha creduto di poter fare come gli pareva:
1. ha spostato metà delle mie cose, e la gran parte di esse non so ancora dove siano(sono passati sei mesi)
2. ha fatto magicamente sparire due bottiglie di olio e tre quarti dei miei piatti cacciandoli chissà dove
3. mi ha fatto sorbire per due settimane "l'eredità" facendomi perdere un gran numero di episodi della mia serie preferita "doctor who"
4. non mi ha lasciato neanche per mezzo millesimo di secondo in pace!!!

Ora non voglio esagerare, ma questi ospiti autoinvitati-indesiderati hanno il cervello riempito di eccessiva voglia di farla da padroni.
In conclusione vi è mai capitato di avere un ospite che fosse indesiderato, inaspettato o tutte e due le cose?
Quindi un bel respiro profondo e...

Fine,
Atena.

P.s. Ammetto che non c'è un vero e proprio filo logico, ma la mia testa non va per logica...

1

Salve a tutti, sono Atena (in incognito) o almeno fingete di pensare che io sia Atena.
Sapiente, brava in strategie e bellissima... Chi ci crederebbe?
Comunque voglio raccontare (per quello che mi è possibile) quell'infinità di sciocchezze e brillanti pensieri che passano in continuazione per il mio cervello. Cosa c'è di speciale? Tutto. Perché per quanto la mia testa sia piccola e dimostri quattro anni di età è pur sempre una testa, e tutti sanno che da una testa escono pensieri. Ok, ok, ok! Ho scritto una cosa senza senso, dimostrazione che sarei capace di tirar fuori di tutto dal mio cervello... No! Ancora argomenti senza logica!!! Facciamo così: io scrivo quello che voglio scrivere, voi leggete e giudicate se il diario di Atena in incognito vi ha lasciato qualcosa, anche solo un minuscolo pensiero che si è presentato per almeno due volte nel giro di una settimana nel vostro cervello... Basta ho scritto troppo.
Fine,
Atena.